Fai un test, interroga chi ti sta accanto. Nessuno dovrà andare troppo indietro nel proprio albero genealogico per ritrovare degli antenati agricoltori. Scontato, l'Italia infatti nel 1961 contava circa quattro milioni e mezzo di aziende agricole. Peccato che a partire dal 2000 questo numero si é dimezzato. Se nel corso di questi anni la taglia delle grandi aziende si moltiplica per 5, per 10, per 100, le piccole aziende tendono a scomparire ad un ritmo impressionante (- 83. 7%). Negli ultimi 50 anni, il settore agricolo si è sempre più industrializzato e disumanizzato. Siamo passati da un tipo di agricoltura di sussistenza ad un'agricoltura di tipo industriale, che ha trasformato il settore alimentare.

Era meglio prima? L'Alveare che dice Sì ! non vuole tornare indietro nel tempo ma offrire agli agricoltori i mezzi perché ritrovino la loro libertà, la loro autonomia, affinché possano vivere decorosamente del loro lavoro.

I produttori hanno perso il contatto con i consumatori? L'Alveare che dice Sì ! propone loro un accesso diretto a tutta la comunità. Sul sito e durante le distribuzioni si stringono legami tra coloro che producono e coloro che consumano. Gli agricoltori hanno così modo di apprendere i gusti e le aspettative dei consumatori. Coltivano delle antiche varietà, inventano nuovi gusti di yogurt, modificano la loro produzione perché saranno gli stessi membri della comunità a comunicare i loro desideri e a proporre nuove idee. Allo stesso tempo i consumatori scoprono la realtà e le difficoltà proprie del mondo rurale, si riconnettono con la natura e, poco a poco, accettano i suoi cicli. L'Alveare che dice Sì ! consente di far incontrare questi due mondi grazie ad una piattaforma internet sociale e dei regolari incontri durante le distrubuzioni.

Ovviamente niente può essere perfetto: la logica implica un progresso, una transazione. Con il tempo e gli incontri, gli uni si arricchiscono grazie al contatto con gli altri. Da sempre è la comunità a scegliere i propri produttori, in tutta autonomia e in piena trasparenza. In questo modo le aziende agricole restano "umane", la politica degli allevamenti si basa sul rispetto degli animali, le pratiche agricole proteggono i terreni, i paesaggi e la biodiversità. In breve è la comunità stessa a modellare il mondo che la circonda!

L'esperienza degli Alveari permette a chiunque di riappropriarsi della propria alimentazione, di conoscere meglio il proprio territorio e di apprendere mille cose utili sulla catena di produzione che si pensava di conoscere già. Come si coltivano le cipolle? Come funziona davvero un trattore ? E il crescione è una specie di pollo? Il contatto diretto con i produttori è una sorgente per arricchire le proprie conoscenze… e il proprio piacere !

« Qualità, amicizia, allegria... queste in breve le caratteristiche di ogni Alveare! La qualità che noi piccoli produttori offriamo e che nasce dalla passione per il nostro lavoro, l'amicizia con ogni cliente, perché i rapporti non sono solo commerciali, ma di confronto... e allegria, perché l'atmosfera di un Alveare è sempre piacevole come un momento di festa. »

Monica Magliola

Produttrice di pane (43)

« L'universo de L'Alveare che dice Sì! rappresenta per noi produttori un fantastico strumento di comunicazione che ci permette di arrivare in modo diretto al consumatore finale. La piattaforma è facile da utilizzare e il minimo d'acquisto che possiamo imporre garantisce che non ci sia spreco di tempo e che i costi dell'attività non possano superare il fatturato. »

Laura Grandi

Coltivatrice di lavanda (42)

« Abbiamo subito trovato il progetto davvero interessante e non ci sbagliavamo! L'organizzazione è ben strutturata, i luoghi di incontro sono studiati e nelle distribuzioni si forma un bel team; tra clienti e produttori c'è scambio di informazioni e pareri. È un buon canale di vendita, un progetto in cui crediamo! »

Luca e Susanna Robino

Produttori di vino, sidro e salumi (29)

« La mia esperienza con L'Alveare che dice Sì! è iniziata tramite un'amica produttrice che mi ha parlato del progetto. Trovo ben strutturato il sito e durante le distribuzioni è interessante il confronto diretto sia con i clienti perché permette di migliorarsi e adeguarsi alle loro richieste, che con gli altri produttori, per darsi consigli e divertirsi alle distribuzioni. »

Andrea Capella

Produttore di frutta e verdura (33)