SOCIETA’ AGRICOLA FIORE DEL DESERTO s.s.

Progetto “L’Apicoltore consapevole”

Il progetto ha la finalità di realizzare una formazione specifica nell’ambito dell’agricoltura sociale e nel settore dell’apicoltura.

Introduzione alle motivazioni progettuali

La difficoltà persistente dei sistemi economici tecnologicamente avanzati, ha riattivato un’ attenzione nuova verso il settore agro-alimentare, consentendo la promozione di una lettura delle potenzialità agricole nella visione di una nuova ruralità.
La declinazione sociale dell’agricoltura promuove un altro verso economico non alieno alla cultura della sostenibilità dei sistemi.
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La nuova ruralità che partecipa dei nuovi impulsi democratici verso l’ambiente, il paesaggio la coltivazione nel rispetto dei cicli naturali e della terra per ottenere un prodotto sano, può essere un piano di lavoro interessante e coinvolgente per accogliere e formare, in un percorso di inclusione, le persone migranti.
Se per un verso la formazione può essere il primo livello di un percorso che mira ad includere socialmente, per un altro il piano dell’integrazione dovrebbe promuovere una progettualità nella direzione del recupero delle terre incolte urbane e peri-urbane per destinarle alla coltivazione sociale e favorire la sostenibilità di una inclusione economica.
In questo contesto il comparto agricolo, nella declinazione sociale, gioca un ruolo di primo piano assumendo una funzione propulsiva nella ridefinizione di un nuovo welfare, divenendo, per le cittadinanze urbane e peri- urbane, un argine al degrado e all’abbandono di intere aree di pregio paesaggistico.
Il Progetto “L’Apicoltore consapevole” volge lo sguardo verso questa direzione proponendo una formazione integrata, agricoltura-apicoltura sia per il recupero e la coltivazione di aree abbandonate inseribili nei circuiti di filiera corta e mercatini popolari, sia per la gestione di un progetto di apicoltura razionale.
Obbiettivo generale:
La Società Agricola Fiore del Deserto opera nello specifico di questo progetto per riportare l'agricoltura al centro di un'attenzione rivolta a restituire il valore della terra alle nostre società, nonostante le spinte in avanti delle rivoluzioni tecnologiche e digitali che definiscono l'attuale orizzonte sociale.
Ripartendo dal valore centrale della terra operiamo per reintrodurre ciò che non c'è più nella sensibilità cognitiva diffusa e che esprime il valore del tempo, del lavoro e dell'attesa.
Riportare la natura dentro le nostre società, farla vivere come un valore che apporta benessere e qualità della vita generando occupazione, rappresenta l’impegno, il contratto morale tra la nostra organizzazione sociale e i migranti a cui è destinato questo progetto.

La formazione integrata
Per le numerose implicazioni ambientali inerenti all’importanza delle api -per la funzione fondamentale di impollinatori- l’apicoltura non può essere disgiunta da un percorso teorico pratico che individua, nel saper fare agricoltura, una componente necessaria alla formazione apistica, così come la conoscenza delle specie botaniche, i cicli biologici delle piante sono parte integrante del sapere apistico.
L’agri-apicoltore che promuove la tutela delle api - e dell’ambiente nel quale esse vivono - sempre più interagisce con i sistemi di coltivazione e di produzione agricola.
Il moderno agri-apicoltore è un portatore di interessi a tutela dei beni comuni, è interessato alla conservazione dei paesaggi naturali, alla biodiversità sia delle aree coltivate, sia delle aree demaniali d’interesse pubblico.

Pertanto si presenta in una veste nuova che comporta un arricchimento del bagaglio conoscitivo, nel quale le tecniche apistiche rappresentano una parte specifica di una conoscenza ampia del mondo agricolo e delle sue principali discipline.
Nello specifico il progetto formativo inquadra nella declinazione sociale dell'agricoltura le attività di coltivazione teorico-pratiche che compongono la formazione dell’agro-apicoltore