I prodotti di

Mirco Pauletti

Viticoltore, Nova Milanese
Mirco Pauletti
Mirco Pauletti ha iniziato l'attività di Mirco Pauletti nel 2019. La sua azienda è situata a Nova Milanese, in Lombardia.

La sua azienda

Il Vigneto è situato nell' Oasi protetta di San Colombano al Lambro, all'interno del parco collinare dello stesso comune.
Il territorio del parco si trova a 40 km a sud da Milano e si eleva rispetto alla quota media della Pianura Padana di circa 80 metri, fino a raggiungere un’ altimetria massima di 147 metri sul livello del mare. Per questa peculiarità rappresenta l'esempio più tipico di altura isolata nella Pianura Padana e riveste un notevole interesse geologico, ambientale e paesaggistico.

Il sottosuolo è ricco di minerali quali carbonato di calcio, cloruro di sodio, iodio, ossido di ferro, anidride solforosa e carbonica, come testimoniano le acque sorgive di numerosi fonti sparse ai piedi della collina. Il valore terapeutico delle stesse è stato di grande interesse scientifico, a tal punto che all'inizio del 1900 furono realizzati due centri termali: le terme di Miradolo e le Fonti Minerali Gerette di San Colombano. Pur sorgendo in luoghi che distano dal mare centinaia di chilometri, queste acque hanno caratteristiche marine e fanno parte di una grande falda acquifera salmastra dell'Italia Settentrionale.
Il terreno della collina, che alterna zone sabbiose a zone calcaree molto permeabili e la costante esposizione al sole, rende questo luogo un ambiente ideale e vocato per la coltivazione della vite.

La diffusione della viticoltura nella zona della Collina del Milanese risale all'epoca dell'Impero Romano. Alcune ricerche evidenziano che i tanti insediamenti erano agevolati dalla comunicazione diretta e abbastanza rapida con Milano: oltre all' autostrada fluviale rappresentata dal Lambro, vi era una via terrestre denominata il sentiero per Milano collegata alla importante Ticinum -Placentia.
In epoche successive tale vocazione venne poi potenziata, perfezionata ed arricchita a partire dal Medioevo da San Colombano, un monaco irlandese che qui giunse per cristianizzare i suoi abitanti e che recupererò la zona in decadenza a seguito del progressivo crollo dell'impero romano.

L'Oasi protetta del Parco della collina di San Colombano è stata costituita negli anni 50 per tutelarne e preservare la biodiversità. Il territorio, di circa 250 ettari che si snodano nella parte più a est della collina di San Colombano, è da più di 60 anni, chiuso a qualsiasi tipo di attività venatoria, fungendo da rifugio, luogo di riproduzione e diffusione spaziale di specie animali e vegetali, nonché corridoio ecologico di migrazione per numerosi uccelli per la presenza di correnti ascensionali di aria calda che salgono dal suolo. Non è raro incontrare nel vigneto lepri, fagiani, rapaci di varie specie, gufi, picchi verdi; più sporadicamente percorrendo l’Oasi, cinghiali e caprioli.

E’ in questo contesto che dal 2019 mi dedico alla viticoltura, con un profondo rispetto per la biodiversità dell'ecosistema vigneto.
Il vigneto è composto da viti di 15 anni coltivate a Guyot (50% Syrah e 50% Cabernet Sauvignon).
L'approccio gestionale attinge sia al metodo di coltivazione biologico in vigna e alla filosofia del vino naturale in tra i filari e in cantina.
Il vino naturale che produco viene realizzato in primo luogo in vigna: escludo l'impiego della chimica di sintesi e diserbanti, favorisco la crescita nelle piante senza forzarne la produttività, aiuto il terreno a mantenere la propria biologica fertilità con lavorazioni fatte manualmente e l’aggiunta di sostanze organiche a necessità; inerbimento autoctono perenne tra i filari e sotto le fila (tranne sfalcio due volte l'anno), nessuna irrigazione, utilizzo di rame e zolfo minerali in quantità ben al di sotto del consentito in regime di agricoltura biologica.
I vitigni sono vendemmiati separatamente per cogliere i grappoli nel momento di maturazione perfetta.
Le uve che arrivano in cantina sono naturalmente sane, ricche di sapore e personalità.
La vinificazione avviene per fermentazione spontanea del mosto senza aggiunta di lieviti selezionati o altre sostanze, ad eccezione di piccole quantità di anidride solforosa (solfiti) ben al disotto del consentito dal disciplinare dei vini biologici e biodinamici.
I solfiti sono indispensabili per preservare la sanità del vino nelle fasi di travaso e di imbottigliamento.
Tutte le varie operazioni e pratiche di cantina sono condotte senza l'impiego di mezzi e apparecchiature o sostanze atte ad alterare la natura del vino stesso.
Una natura arcaica.

Indirizzo
Via Giovanni Vismara, 12
20834 Nova Milanese
2019
anno di fondazione
1
impiegato a tempo pieno

I mestieri e le pratiche di Mirco Pauletti

Colture

2 specie coltivate all'anno

Coltura in pieno campo

Trattamento delle colture

Utilizzo di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari biologici

Piante e semi

Proveniente da un agricoltore locale

Semi locali

Trasformazione

Trasformazione in un laboratorio condiviso

Gli altri ingredienti che compongono le preparazioni sono: Solo vino dalle mie uve e solfiti secondo la filosofia del vino naturale (ben al di sotto dei dosaggi massimi di solfiti consentiti nel disciplinare del vino biologico)

Ingredienti provenienti da un fornitore italiano

Caratteristiche degli altri ingredienti: non specificato

Commenti

Le varietà coltivate a spalliera sono due: Cabernet Sauvignon e Syrah. Il mio approccio di gestione del vigneto segue il metodo di coltivazione biologico, dosando con sensibilità l'utilizzo di rame e zolfo (quindi molto al di sotto della quantità consentita nel disciplinare dello stesso). In cantina seguo la filosofia del vino naturale: minimo uso di solfiti e NESSUNA sofisticazione.

Queste informazioni sono date a titolo dichiarativo dal Produttore.